Mercoledì 8 marzo gli studenti dell’Archita assisteranno alla proiezione del film “Suffragette” di Sarah Gravon, presso il Cinema Savoia.
Suffragette ci piace perché: non solo è un bel film, ma un bel film sulle donne fatto da donne. Ed è stato premiato per questo dall’associazione Women Film Critics Circle in ben sette categorie, tra cui Miglior film fatto da donne e riguardante donne, Miglior immagine femminile in un film, Miglior attrice, Miglior insieme e Miglior regista.
“Never surrender, never give up the fight” (Mai arrendersi, mai smettere di lottare): è la frase con cui le suffragette sono passate alla storia. La frase con cui Emmeline Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile del Regno Unito, incitava le donne a “combattere”, nel vero senso della parola, tanto che i gesti di dimostrazione contro locali e monumenti pubblici gettò a lungo cattiva luce sulla causa. Obiettivo: conquistare parità di diritti e il suffragio universale. Al grido di “Vote for women”, operaie, borghesi, ragazze nubili e madri di famiglia si organizzano in comitati e scendono in strada per manifestare, resistono alle cariche della polizia, agli arresti e alle percosse, nonché all’azione diffamatorie della stampa che con spregio le chiama “Suffragette”. Il film di Sarah Gravon inizia proprio qui, dalla storia di una di queste militanti; Maud Watts, interpretata da una bravissima Carey Mulligan candidata all’Oscar, impiegata come operaia in una fabbrica dall’età di 7 anni, che a chi contesta i modi duri della lotta dice: “Non possiamo rispettare una legge che non ci rispetta”. Accanto a lei, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff, e Meryl Streep nel ruolo di Emmeline Pankhurst.