La 2C Classico protagonista della Giornata Mondiale della Lingua Greca – 9 febbraio 2022

Il 9 febbraio 2022 nell’ambito della Giornata Mondiale della Lingua Greca organizzata dall’AICC Delegazione di Taranto “Adolfo Federico Mele”, gli studenti della classe 2C Classico, coordinati dalla prof.ssa Tania Rago, hanno presentato un video dal titolo Chronos: “il tempo nella cultura e nella vita dei Greci”, il tempo visto come “immagine mobile dell’eternità”.

A seguire gli alunni hanno preso parte alla conferenza della prof.ssa Paola Ingrosso, docente di Drammaturgia e Storia della Lingua Greca presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, dal titolo <<Illusione, ambiguità, inganno nell’Elena di Euripide>>. L’evento si è svolto in presenza presso la Sala cd Basilica dell’ex convento di S. Francesco, sede del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari e in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina FB della Delegazione AICC di Taranto.

 

Alla serata ha preso parte il Dirigente scolastico del Liceo “Archita”, prof. Francesco Urso, il quale, nel ringraziare la prof.ssa Francesca Poretti, presidente dell’AICC Delegazione di Taranto, e la prof.ssa Paola Ingrosso, ha ribadito quanto sia importante la collaborazione tra l’AICC, il Liceo classico “Archita” e l’Università per promuovere la Cultura Classica sul territorio.

Nel coniugare Lingua e Cultura Greca i ragazzi della 2C classico nel video hanno illustrato il concetto di Tempo nel mondo classico unendo gli aspetti filosofico-letterari a quelli propriamente linguistici e servendosi dell’etimologia hanno spiegato termini in uso nella lingua italiana afferenti anche al linguaggio tecnico e scientifico. Il video nasce da un nuovo approccio metodologico allo studio delle discipline classiche e mira a mettere in campo le Competenze Chiave maturate dagli studenti.

Attraverso il lavoro di ricerca gli alunni hanno trovato una risposta al perché studiare le lingue classiche: nessuna cultura nasce dal nulla. Ognuna è figlia di una cultura precedente. Come sostiene Vittorio Mathieu: “il nostro modo di pensare si è formato nella Grecia antica […]. Se ignoriamo l’Ellade non ci capiamo più, per una ragione profonda: mentalmente siamo nati lì”.

Studiare la lingua di un popolo è come vivere la vita di questo popolo, appropriarsi del suo modo di pensare. La conoscenza degli antiqui mores contribuisce senz’altro non solo alla formazione dei giovani ma ad una concreta riflessione sul presente cogliendo gli elementi di continuità e di alterità con il passato. Per comprendere a pieno la cultura classica è interessante studiare in maniera comparata da dove derivano termini che usiamo sia nella lingua italiana che in quella straniera, infatti l’etimologia è il ‘cammino della lingua nel tempo’, cammino che serve a rendere vive le lingue classiche e stimolante lo studio anche dei fenomeni linguistici più complessi, che possono essere spiegati in maniera accattivante se raffrontati con le lingue moderne. Studiare il greco ed il latino, dunque non ci allontana nel tempo, non ci distoglie dal presente ma ci introduce nella realtà e al tempo stesso ci proietta in una dimensione europea, rendendoci anche pronti ad accettare le specificità e le differenze culturali.