“Taranto Legge” … Maurizio Cotrona – 27 settembre 2019

E’ iniziato il nuovo anno scolastico e, con tanto entusiasmo, gli alunni della “Rete di Scuole” (Liceo Archita, Liceo Aristosseno, Liceo Ferraris-Quinto Ennio, I.I.S.S. Mariapia e I.I.S.S. Pitagora) si sono ritrovati, il 27.09.2019 alle ore 18.00, presso la Necropoli di Via Marche a Taranto, per partecipare al primo evento culturale di quest’anno del progetto “Taranto Legge”, l’ambizioso progetto della nostra scuola e di tutta la rete delle scuole finalizzato a diffondere la cultura della lettura, soprattutto tra i giovani, attraverso le opere degli autori contemporanei sia conosciuti a livello locale che a livello nazionale.Questa volta il tema degli eventi culturali, apprezzati dall’assessorato alla Cultura del Comune di Taranto, che fornirà come location per ben due date il Teatro Fusco, è “Libri a colori”; le letture condivise, nell’ambito del progetto, saranno finalizzate a far riflettere le giovani generazioni su argomenti fondamentali nel loro percorso di crescita quali la felicità, la convivenza sociale e la solidarietà.
La data del 27 Settembre è stata scelta dalla Rete di Scuole e dall’Associazione “Taranto Sotterranea”, organizzatori della serata, per far coincidere l’evento con la “Festa dei lettori” un appuntamento annuale di fine Settembre.
Noi studenti del Liceo Archita abbiamo partecipato all’evento con le Prof.sse Maria Pia Dell’Aglio e Vittoria Bosco.
Il nuovo percorso è stato inaugurato dall’Autore Maurizio Cotrona, scrittore nostro conterraneo, che ha presentato il suo libro “Il figlio di Persefone” una storia che, tra mito e realtà, racconta di Taranto, la nostra città con i suoi problemi e le sue speranze; hanno dialogato con Cotrona la Prof.ssa Lucia Schiavone, del Liceo “Aristosseno” e il Dott. Francesco Zerruso, di “Taranto Sotterranea”.
Insieme all’autore, ha parlato del mito di Persefone l’archeologa Dott.ssa Valentina Turco, che ha evidenziato l’importanza del mito nella nostra antichissima città.
Il libro racconta la storia di due fratelli decisi a far chiudere lo stabilimento siderurgico di Taranto, Giulio ed Alessandro, che esprimono i loro sentimenti, sostenuti dai miti della civiltà della Magna Grecia.
Nelle fantasie infantili, i due fratelli identificano lo stabilimento siderurgico con Ade, signore degli Inferi, che è tornato sulla terra: le sue propaggini stringono Taranto e la soffocano.
Il signore degli Inferi ha, anche, rapito la loro madre, moderna Persefone, ed ha fatto nascere Giulio con malformazioni agli arti ed Alessandro con un talento che potrebbe distruggere lo stesso Signore degli Inferi; egli, infatti, riesce a percepire le cose molto velocemente, prima che esse avvengano e raggiunge gli obiettivi che si prefigge con metodica caparbietà.
Queste fantasie crescono con i fratelli, seguendoli fino all’età adulta e con la volontà di riportare la luce su una terra devastata dal buio dei fumi tossici.
Non si può non riconoscere in Giulio, nelle sue malformazioni fisiche ma soprattutto interiori, le insicurezze dei cittadini di Taranto per il futuro, ma gli stessi dovrebbero prendere coraggio dalle tradizioni millenarie, dai miti simbolo di forza e solidarietà, che nel libro sono rappresentate da Alessandro.
Noi adolescenti, uomini di domani, da questa storia dovremmo imparare a non dimenticare i miti e fare nostri i principi di solidarietà, di forza e di coraggio che ci hanno trasmesso nei secoli al fine di affrontare e superare la disperazione generata dagli allarmanti dati sulla salute dell’ambiente e dei popoli.
Infatti, non a caso questo evento si inserisce nella settimana dedicata alle manifestazioni mondiali a tutela del clima e dell’ambiente.
Questo racconto deve spingere noi adolescenti a farci promotori di un progetto culturale che vuole rivitalizzare la città, creandone una nuova, contemporanea, alternativa al presente, consapevole degli errori del passato che guarda al futuro con speranza e fiducia.

Fausto Lattanzi 3^ ASP