“Incontri con la cultura scientifica e tecnologica” – 31 gennaio 2018

Il giorno 31 gennaio 2018 alle ore 9.30, presso l’Aula Magna “A. Moro”, in occasione della Settimana della cultura scientifica e tecnologica proposta dal MIUR, al Liceo Archita prende avvio l’iniziativa “Incontri con la cultura scientifica e tecnologica”. Gli alunni delle classi terze e quarte dell’indirizzo scientifico e rappresentanze degli studenti degli altri indirizzi attivi nella nostra scuola incontreranno la Dott.ssa Antonella Petrocelli che illustrerà loro gli interessanti progetti di ricerca attualmente in essere presso il CNR Istituto dell’ambiente marino e costiero di Taranto e le loro possibili applicazioni in campo tecnologico per la tutela dell’ambiente e della salute.

Primo incontro con la cultura scientifica e tecnologica

Il 31 gennaio 2018, alle ore 9.30, in occasione della Settimana della cultura scientifica e tecnologica promossa dal MIUR; presso l’Aula Magna del liceo “Archita”, ha preso avvio l’iniziativa “Incontri con la cultura scientifica e tecnologica”. Gli studenti delle terze e quarte classi dell’indirizzo scientifico ed una rappresentanza degli alunni degli altri indirizzi presenti nella scuola hanno incontrato la dottoressa Antonella Petrocelli che ha illustrato gli interessanti progetti di ricerca attualmente in essere presso il CNR Istituto dell’ambiente marino e costiero di Taranto e le loro possibili applicazioni in campo tecnologico per la tutela dell’ambiente e della salute. Il mare, come ha evidenziato la dottoressa Petrocelli nel suo intervento, rappresenta un elemento fondamentale per la vita sulla Terra, in quanto da sempre costituisce una fonte primaria di risorse alimentari, offre enormi possibilità allo svolgimento del commercio tra paesi di continenti diversi, favorendo gli scambi tra culture e popoli lontani. A testimonianza di questo connubio, già nell’antichità, lungo le coste del Mediterraneo le più importanti città si svilupparono sul mare. Gli antichi documenti parlano di Taranto città di pescatori sin dalle sue origini e di porto di grande rilevanza per il commercio nel Mediterraneo. E ancora oggi le principali attività economiche coinvolgono il mare o necessitano del mare: mitilicoltura, pesca, turismo balneare, porto mercantile e militare, arsenale militare, industrie, ecoturismo.

A testimonianza dell’importanza del mare e delle sue risorse per la città, come ha precisato la dottoressa Petrocelli, nel 1914 fu fondato il “Laboratorio Demaniale di Biologia Marina” (oggi Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR) per la ricerca applicata alla molluschicoltura. Da allora il campo di indagine dei suoi ricercatori si è notevolmente ampliato ed oggi l’Istituto è una struttura di ricerca multidisciplinare rivolta al mare, in particolare ai mari di Taranto. Ci sono gruppi di eccellenza che studiano la biodiversità di micro e macrorganismi marini. Ma, al passo con i tempi ed anche un po’ oltre, negli ultimi due decenni sono state avviate ricerche applicative con l’implementazione di tecnologie da utilizzarsi per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, lo sfruttamento sostenibile delle risorse e la loro diversificazione. Molteplici gli esempi riportati dalla dottoressa Petrocelli agli studenti per far comprendere quanto sia importante studiare l’ecosistema marino al fine di preservare e migliorare l’ambiente in cui viviamo e quindi la nostra salute.

Le iniziative del Liceo “Archita” dedicate alla cultura scientifica e tecnologica proseguiranno con altri quattro appuntamenti che vedranno protagonisti studiosi del mondo accademico e studenti.

Prossimo appuntamento il 6 febbraio con la conferenza dal titolo “Assetto geologico del territorio della provincia di Taranto”, relatore il professor Giuseppe Mastronuzzi , DISGEO Università degli studi di Bari. A seguire gli studenti assisteranno alla proiezione filmica “Il senso della bellezza”, Arte e Scienza al CERN, al seminario sulle energie rinnovabili del prof. Paolo Oresta del Politecnico di Bari e, infine, all’incontro con il prof. Alfonso Maffezzoli del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Lecce.

Prof.ssa Daniela Nicol