Incontro con gli autori – Liceo Archita https://www.liceoarchita.edu.it Sito istituzionale del Liceo Archita di Taranto Wed, 24 May 2023 16:18:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.14 https://www.liceoarchita.edu.it/wp/wp-content/uploads/2017/08/cropped-archicona-32x32.png Incontro con gli autori – Liceo Archita https://www.liceoarchita.edu.it 32 32 “Incontro con l’autore” Gastone Breccia – venerdì 5 maggio 2023 https://www.liceoarchita.edu.it/2023/05/incontro-con-lautore-breccia-venerdi-5-maggio-2023/ Tue, 02 May 2023 07:44:55 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=18141 Leggi tutto]]> Venerdì 5 maggio 2023, dalle ore 10:10 alle 12:10, nell’Aula magna “A. Moro” della sede centrale, nell’ambito del progetto “Incontro con l’Autore”, il Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Urso, dialogherà in videoconferenza con l’autore Gastone Breccia, Docente presso l’università di Pavia, che presenterà il libro “Il demone della battaglia. Alessandro a Isso“, edito dalla casa editrice il Mulino (marzo 2023).
Parteciperanno all’evento, presso l’Aula Magna, le classi 4BC e 4CC, in collegamento online dalle proprie aule gli studenti delle classi prime, seconde e terze del liceo Classico.

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Incontro con l’autore Delio De Martino – 29 aprile 2023 https://www.liceoarchita.edu.it/2023/04/incontro-con-lautore-delio-de-martino-29-aprile-2023/ Wed, 26 Apr 2023 17:06:51 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=18125 Leggi tutto]]> Sabato 29 aprile p.v., dalle ore 10:10 alle ore 12.10, nell’Aula magna “A. Moro” della sede centrale, nell’ambito del progetto “Incontro con l’Autore”, il Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Urso, accoglierà Delio De Martino, autore del libro “La variante omega”. Presenterà il libro il giornalista e scrittore Raffaele Nigro.
Parteciperanno all’incontro gli studenti delle classi 1^BC, 3^BC e 4^AC.
L’autore converserà con la prof.ssa Pieranna Terzi.
Gli studenti eseguiranno letture drammatizzate.

 

 

Esercizi di recensione…

La variante omega di Delio De Martino

Giovane che osserva il mondo dalle colline toscane e aspetta che passi il malanno, ma sempre più consapevole che la pandemia morale, non passerà e che è morto il tempo ideale degli amori delicati, della stima e del rispetto tra gli umani e che l’isola volante è sempre più un’isola che non c’è”. Oserei rappresentare tutto il libro di Delio De Martino, La variante omega, pubblicato nel gennaio 2023, con questa frase, perché penso che spieghi in breve tutto ciò che i protagonisti percepiscono scrivendo il personale vissuto. Inoltre, rispecchia alla perfezione i miei pensieri di quando tutto il mondo era intrappolato nelle proprie case per sfuggire al Coronavirus.

Ma del resto, questa, è una piccola frase di tante altre frasi in cui mi rispecchio.

Questo libro, una variante del Decameron di Boccaccio, lo considero un capolavoro che tocca il cuore e fa rivivere, racconto dopo racconto, il lockdown e tutto l’inferno che abbiamo affrontato: dal coprifuoco al contagio, dagli amori ormai persi al non poter giocare più a calcio, dalla Madonna dei sette veli alla dettagliata descrizione di una tartaruga, come se il protagonista volesse imprimere nella sua mente una piccola parte del mondo, per poi poterla portare a casa. È ciò mi ha fatto riflettere. Quando si capisce di non poter più stare a contatto fisico con il mondo, si capisce l’importanza che ha anche solo annusare un fiore o guardare il mare. E quando si capisce di non poter più vivere i momenti trascorsi, si passa il tempo a catturare ogni secondo di vita fuori casa, la stessa casa che era diventata ormai una prigionia durante il lockdown.

Ciò che rende più interessante il libro è la principale caratteristica, ossia la presenza di un pizzico di classicismo in ogni capitolo.

La scrittura è semplice, quindi facilmente comprensibile.

Ma le similitudini e le metafore sono ciò che ho amato di più di questo libro: il virus rappresentato come una grande palla piena di lamette taglienti che colpiscono il protagonista ferendolo; la pioggia interpretata come il rumore di una vita perfetta; il mito dell’amore di Platone e la punizione data da Zeus agli uomini come prova da superare durante il lockdown, durante il quale le coppie capiscono se amarsi o lasciarsi. E, infine, l’Inferno di Dante nell’attualità, parodiato in modo audace e comico.

Consiglio la lettura di questo libro perché, come me, tutti abbiamo bisogno di rivivere ciò che è stato patito, non allo scopo di rivivere nuovamente quelle sensazioni, ma per rendere vivo quel ricordo dentro di noi e prendere consapevolezza dell’immensa fortuna che abbiamo avuto nell’essere riusciti a sopravvivere a quel periodo buio.

Aurora Giuri, 1BC

 

Solo per chi sa ascoltare…

Πανδήμιος. In tutto il popolo. Uno schieramento oplitico verso un unico nemico. Che dal covid 19 si siano diramate solo mille sue sfaccettature? Sì, ma è andato ben oltre la medicina.

La pandemia è scappata via dagli ospedali, ha sconfitto ogni farmaco che volesse ucciderla, ha attraversato città, nazioni, continenti e si è insinuata in noi. Adesso non vuole più andare via. 

Perché? Perché una pandemia morale non si può sconfiggere iniettando una sostanza creata in laboratorio. 

L’antidoto? La ricerca dell’antidoto ce la racconta Delio De Martino, giornalista-pubblicista, ricercatore via via presso le università di Bari, Valencia, e ora Foggia e oggi professore anche presso l’università “Italian University Line” di Firenze, in un suo libro, La variante omega, ambientato in una notte illuminata dal faro della vita, che indicava ai pescatori di pensieri il luogo giusto in cui attraccare la navicella del loro ingegno. Un luogo desolato in quel tempo, oscuro, che alcuni ragazzi, però, hanno cercato di sfidare, riportando in vita Giovanni Boccaccio e facendo rivivere al suo Decameron un’altra pandemia, in chiave moderna. 

15 ragazzi nel 2020, 10 nel 1348. Entrambi un unico scopo: dimenticare ciò che stavano vivendo; sfidare il virus, sfidare le norme, l’infrazione più magica e pericolosa per quel tempo… Ma lo dice anche Nietzsche che “senza una certa dose di incoscienza non vi è felicità”. La prova che l’unico modo per svagarsi rimane sempre lo stesso, anche dopo 675 anni: chiudersi in una casa, le cui porte eran diventate ormai di fuoco, come Termopili che schermavano il virus.

Raccontarsi, vivere una notte in una realtà più fuggevole dei sogni stessi, mentre fuori, il virus, simile a granelli di neve o di polvere, agli atomi descritti da Lucrezio nel suo De rerum natura camminava per le strade deserte, mentre le volanti della polizia viaggiavano veloci come la barca di Flegiàs sullo Stige. Rapide come la felicità. 

Alessandro ed il suo “Bacio spezzato”; un appuntamento al bar, mentre il sole accarezzava, tramontando, il biondo dei suoi capelli, mentre il virus si avvicinava alla velocità aritmetica della morte. Un bacio… quello di cui cantava Catullo, quello tra Paolo e Francesca, diventato quasi impossibile ed utopico.

Mario e le parole mai dette, bloccate in gola, alla vista dell’unico amore che credeva immortale, di cui rimanevano solo manciate di pixel sullo schermo del suo computer; un amore che avrebbe voluto vivere di più, a cui avrebbe voluto chiedere di più, ancora, per un’ultima volta; se solo avesse saputo che quello sarebbe stato il suo “Ultimo sorriso”, prima che il coronavirus glielo strappasse via. 

Luigi… Un’auto misteriosa sotto casa sua, il citofono che continuava a suonare imperterrito chiedendogli di scendere; il suo primo pensiero, prendere quella foto che rappresentava il suo ultimo ricordo felice e riporla nel suo libro preferito, l’Inferno, in corrispondenza di un paio di versi che rappresentavano la summa della sua vita, mentre con l’ascensore dei ricordi, tra i demoni infernali del passato, attraversava i 9 gironi che dividevano il suo appartamento dal pian terreno. E lì, in quella vettura, riuscì quasi a scorgere un uomo che gli sussurrava “Non lasciate ogni speranza”.

Filippa ed il suo vivere a metà. L’anima gemella… che cos’è se non la nostra metà mancante. Platone l’aveva già spiegato anni prima, con i suoi androgini… Esseri superbi, divisi in due da Zeus e destinati a cercarsi per tutta la vita e a sfuggire come il mercurio uscito dal termometro; eppure, il virus di Eros, aveva cercato di farle ricongiungere, come se volesse mettere alla prova gli effetti delle sue frecce. La solitudine di un amore andato ormai via; la speranza di aver vinto e aver reso vinto Zeus. E poi, rendersi conto di come l’affetto di chi fino a quel momento avevamo sottovalutato sia migliore di mille altri: Nike, una nuvola di pelo. Così, all’improvviso, come un vero e proprio “Lampo di Nike”.

Donato, il suo sogno di poter rincorrere un pallone per tutta la vita, in giro per il mondo, ma un bivio: l’università o il calcio? Eppure, pur scegliendo, portò la sua passione anche nella sua tesi di laurea, come se a raccontarla nel grande giorno fosse stato proprio il suo idolo al quale, senza farlo apposta, somigliava e portava con sé sempre il suo simbolo, la “Maglia di Diego”. Dopo il coronavirus, aveva fatto del divano il suo nuovo campetto, ma la coppa del mondo l’aveva vinta un virus.

Dario… Un pacco inaspettato, lasciato sul tavolo chiuso, la curiosità di sapere cosa ci fosse all’interno. Aprirlo e scoprire di avere davanti a sé una semplice “Primula”, donata da Apollo, per volere di Afrodite al suo “Cuore” puro, che piange per il disonore causatole dall’ingerenza umana di non curarsi più della bellezza. 

Il primo lockdown scoppiò il 9 marzo 2020, un mesetto prima di quel fatidico 8 aprile 1300, quando Dante si perse nella selva oscura. Ed è proprio a lui che si ispira Francesca, riscrivendo alcune delle terzine più famose in chiave moderna: il virus diventa così la fiera che il Sommo Poeta, l’umanità, cerca di sconfiggere.

Christian, ispirato da una scatola di ceci caduta sulla tavola… Il rimbombo, acustica perfetta, melodia bacchica; il ricordo di Cicerone, l’illustre oratore e di come un cece sul naso possa determinare il proprio destino.

Vincenzo, “viaggiatore intorno alla sua camera”. A bordo della Ferrari 250 testa Rossa, decide di ricreare il “Gran Turismo, ma in una stanza” e andare tra le terre dove combatté Annibale, Lucio Emilio Paolo, Pirro… Come la vittoria del coronavirus in quelle giornate.

Luca, che come tanti aveva perso il nonno ed il padre era in terapia intensiva in un quartiere di Bari, alla Fiera del Levante, che da luogo pullulante di gente durante tutto l’anno, era diventato il lazzaretto del sud, il cui “Padiglione della speranza” era attraversato da una carrozza, trasportata dai cavalli che, come monatti, portavano i malati: le proteine spike.

Stefano che, con la sua passione per l’informatica, identifica il coronavirus con “Trojan”, il virus dei computer. Probabilmente, se i social, i cellulari, non fossero esistiti, avremmo potuto parlare di lockdown del cervello. Eppure, quello schermo era diventato l’Aleph, l’unica finestra sul mondo, attraverso la quale è stato possibile continuare a fare scuola. Oramai, quando si ha paura, non si stringe più fra le mani un crocifisso, bensì un Iphone. Chissà perché proprio la mela per quella marca… La mela del peccato originale, di Newton, di Alan Turing, padre dell’informatica che durante la Seconda Guerra Mondiale decifrava i messaggi in codice dei soldati tedeschi con una macchina che sarebbe diventata il primo computer.

Maria si ispira alle mascherine, quasi le ricordassero la Madonna dei sette Veli. Quelle “tapparelle”, una volta indossate, come farsi il segno della croce prima di uscire, perché nonostante tutti i provvedimenti, il virus poteva colpire all’improvviso, come la spada di Damocle.

“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”. “Basta un soffio” per andare “Da Pirandello alla Madonna dei sette veli”

Dorella, laureata in filosofia, si ispira ad un fermacarte a forma di testuggine. La tartaruga, lentissima e velocissima allo stesso tempo nella favola di Esopo contro la lepre, nel paradosso di Zenone di Elea, nel quale, “L’irraggiungibile tartaruga” vince contro Achille pie’ veloce; oggetto del racconto sulla “perpetua corsa” di Borges, del gioco esopico di David Parlett, essa è metafora di una terribile condanna della vita: dover continuare a correre, arrivando sempre più vicino, ma senza raggiungerla mai. 

Matteo, che nel suo racconto vuole narrare “Tutta la verità sul virus”, dopo le voci di corridoio, le fake news, gli articoli tendenziosi. La verità, nient’altro che la verità. Qualcosa che non si tradisce, alla maniera oraziana. 

Leone, il fatalista del gruppo. Nel suo racconto un virus iconoclasta: una nuova variante che uccide chiunque si fermi ad osservare un’opera d’arte, “La variante omega e il contagio per immagini”. Un’assurdità. Un decreto: cancellare tutto, fare tabula rasa dei ricordi. 

Era stato lungimirante Platone a rifugiarsi nel mondo delle idee.

Al termine delle storie in palio ci sarebbe stata una mela… “καλλίστῃ”, “alla più bella” ma anche anche alla storia più bella.

Ma quella notte, in quella casa, c’era solo lui, Alessandro. Protagonista di tutte le storie, era stato lui stesso a raccontarle, infiltrando in esse anche un po’ di se stesso. E con lui c’era lei, destinata poi a dissolversi sulle prime luci dell’alba, come sempre. 

Cos’è la storia se non un susseguirsi cronologico degli eventi…?

Cos’è la storia se non il ricordo di ciò che è dentro di noi, passato, ma pur sempre presente, perché è lì, ci ha formati: dentro di noi c’è Platone, c’è Dante, ci sono Lucrezio, Manzoni, Schopenhauer, Nietzsche… Delio de Martino, dunque, trasferisce tutti noi in un volume, raccontando vividamente, con maestria; giocando sull’alternanza di racconto e racconti; inserendo al punto giusto citazioni, principi, passi, tratti dai grandi classici della nostra storia; realizzando, meravigliosamente e con una meravigliosa mente, la riscrittura di alcuni dei versi più noti dell’Inferno, in metrica, in endecasillabi, parlando di una realtà che ha toccato tutti e che egli trascrive in poesia. 

Il covid ci ha lasciato uno slogan “Andrà tutto bene”. Continuerà ad essere davvero così? Potrà essere solo la storia a rivelarci la verità. Ma se tutto fosse già scritto, vivere non avrebbe più un senso.

Un lockdown della mente, una chiusura totale dalle attività della mente… Probabilmente quello di cui ogni tanto ciascuno di noi ha bisogno e ciò che l’autore vuole trasmetterci, assaggiando le sue pagine senza mai dimenticare. 

La vita stessa è una variante… C’è chi, come il virus, riesce ad arrivare fino all’ultima lettera dell’alfabeto greco, cambiando continuamente, e chi trova molto prima il suo status quo, senza cadere nel banale errore di credere di non aver vissuto abbastanza, perché, nel caso in cui ne dovessimo aver bisogno, a farci vivere tutte le vite, a farci vedere ogni posto del mondo, ci sarà sempre un libro.

Ma il bestseller… Casualmente al mondo ve ne sono 8 miliardi circa. Tanti quanto tutti quelli che lo abitano.

Victoria Mele, 4AC

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“Incontro con l’autore …” Luciachiara Palumbo – 1 aprile 2023 https://www.liceoarchita.edu.it/2023/03/incontro-con-lautore-luciachiara-palumbo-1-aprile-2023/ Thu, 30 Mar 2023 20:31:26 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=18069 Leggi tutto]]> Nell’ambito del Progetto Incontro con l’Autore sabato 1 Aprile 2023, nell’aula Magna del Liceo “Archita”, dalle ore 10:15 alle ore 12: 15, la giovane Autrice dott.ssa Luciachiara Palumbo, ex alunna del nostro Liceo, presenterà un interessante e utile libro/manuale destinato ai giovani lettori sui Riti della Settimana Santa a Taranto, intitolato TI RACCONTO I RITI.
Parteciperanno all’evento gli alunni delle classi 1^BC e 1^CC, accompagnati dai docenti in orario. 
Accoglierà l’Autrice la Prof.ssa Daniela Nicol, dialogherà con lei la Prof.ssa Maria Pia Dell’Aglio.
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“Incontro con l’autore…” Ester Cecere – 25 marzo 2023 https://www.liceoarchita.edu.it/2023/03/incontro-con-lautore-ester-cecere-25-marzo-2023/ Fri, 24 Mar 2023 17:11:01 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=18045 Leggi tutto]]> Sabato 25 marzo dalle ore 9.15 alle ore 11.15 il liceo Archita ha il piacere di ospitare l’autrice Ester Cecere per la presentazione del libro “ Viaggiare informati sul pianeta terra”.
Il testo sarà presentato dalla prof.ssa Nicol Daniela nell’Aula magna “A. Moro” della sede centrale.
L’autrice converserà con la prof.ssa Mariapia Dell’Aglio di numerosi argomenti afferenti all’Agenda 2030, oggetto di studio anche della trasversale disciplina dell’Educazione Civica.

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“Incontro con l’autore …” Rosario Orlando – 25 febbraio 2023 https://www.liceoarchita.edu.it/2023/02/incontro-con-lautore-rosario-orlando-25-febbraio-2023/ Sun, 26 Feb 2023 17:55:48 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=18085 Leggi tutto]]> Sabato 25 febbraio si è svolta, nell’aula magna “Aldo Moro” della sede centrale, la presentazione del libro L’offesa dell’avvocato penalista Rosario Orlando. All’evento erano presenti le classi 4^A economico sociale e 5^C classico. La conversazione con l’autore è dapprima avvenuta con il preside e la prof.ssa Eletti, e la moderazione della prof.ssa Bosco. Ha poi visto vari interventi da parte degli studenti, i quali hanno interloquito con l’autore in modo vivace, sentito, compartecipato. Difatti il dialogo scaturito tra la componente studentesca e l’avvocato Orlando ha retto su una molteplicità di argomenti. Anzitutto sull’accertamento del reato commesso da parte dei giudici, ai fini della determinazione ed irrogazione della sanzione. L’avvocato ha successivamente esposto le diverse fasi delle quali si articola il processo penale, vale a dire: l’indagine preliminare, preceduta dalla notizia di reato, la contrapposizione tra richiesta di archiviazione e richiesta di rinvio a giudizio. Richieste entrambe avanzate dal pubblico ministero. E, in caso di approvazione della seconda, le fasi seguenti di udienza preliminare, dibattimento e sentenza.

Soffermandosi, in particolar modo, sulle indagini preliminari. Indagini che, nel libro, rivestono un ruolo tanto cruciale, giacché a partire da esse la vicenda tortuosa e martoriata, sfortunata, della sua assistita (che è la protagonista del libro) ha avuto inizio, quanto ambiguo. Ancora, ha sollecitato la riflessione su quel bene prezioso, supremo, che è la libertà personale, di quanto sovente ci appaia scontata e di come non lo sia affatto. Della facilità con cui, a causa di errori giudiziari, può venir meno. Quindi la sua inscalfibile, e per niente banale, importanza. Ne consegue la delicatezza del compito spettante ai magistrati che, pur essendo luminoso faro per chi è vittima delle tempestose acque dell’illegalità, della criminalità, della violenza, indispensabile garanzia per coloro i quali sono sottoposti ad abusi e soprusi e coercizioni, detengono nel medesimo tempo gli strumenti, le chiavi, per negare quel bene supremo del quale disponiamo noi esseri umani: la libertà. Una libertà, come emerge dalle pagine del libro, le quali trasudano in maniera dirompente e a tratti struggente, negata ad un’innocente. Da cui il maggior numero di domande proprio sul diritto di risarcimento per ingiusta detenzione, oltreché sulla custodia cautelare e sui suoi presupposti. Valutazioni spesso superficiali, da parte degli amministratori di giustizia, comportando la detenzione di persone prive di colpe, dal momento che ogni 8 ore un innocente finisce in carcere. Un dato tanto emblematico ed altisonante quanto allarmante ed inquietante, che pone un quesito, un interrogativo a questo punto diventato impellente ed inevitabile: quali misure possiamo, anzi, dobbiamo, e al più presto, adottare pe arginare tale, inaccettabile fenomeno?

Michele Perrone

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Incontro con l’autrice … Michela Marzano – 3 maggio 2022 https://www.liceoarchita.edu.it/2022/05/incontro-con-lautrice-michela-marzano-3-maggio-2022/ Mon, 02 May 2022 06:04:03 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=17224 Leggi tutto]]> Martedì 3 Maggio p.v. alle ore 11.00 il Liceo Archita ha il piacere di ospitare Michela Marzano, scrittrice, giornalista, blogger.
L’autrice converserà con il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Urso e con le prof.sse Maria Pia Dell’Aglio e Vittoria Bosco sul libro “Stirpe e vergogna“. Sono invitati gli studenti e i docenti delle classi quarte, collegati da remoto con  in lab. linguistico della sede centrale, in cui presenzierà  la 4^AES.

Ecco cosa dice di noi “la Ringhiera” 

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Incontro con l’autore… Luciano Violante – 28 aprile 2022 https://www.liceoarchita.edu.it/2022/04/incontro-con-lautore-luciano-violante-28-aprile-2022/ Sat, 23 Apr 2022 20:52:03 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=17195 Leggi tutto]]> Giovedì 28 aprile p.v. alle ore 10.30 il Liceo Archita ha il piacere di ospitare Luciano Violante, scrittore che ha rivestito incarichi prestigiosi (ex magistrato, politico e accademico italiano, Presidente della Camera dei deputati, Presidente della Commissione parlamentare antimafia).
L’autore converserà con il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Urso e con il prof. Antonio Serra sul libro “ Giustizia e Mito” scritto in collaborazione con Marta Cartabia.
L’incontro sarà moderato dalla prof.ssa Vittoria Bosco.

“Giustizia e Mito”

Oggi, 28 Aprile, a Taranto, presso l’Aula Magna Aldo Moro del Liceo Archita, in occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita dello stesso, nell’ambito del Progetto “Incontro con l’Autore”, è stato presente il Presidente Luciano Violante per parlare del suo libro “Giustizia e Mito”, scritto insieme alla Ministra Marta Cartabia. Dopo l’introduzione della Prof.ssa Bosco all’ argomento trattato dal testo in oggetto e la sua disanima sul valore fondante del Mito, il Prof. Urso, Dirigente Scolastico, ha presentato il Presidente Violante sottolineando come il suo iter istituzionale non abbia bisogno di presentazioni ed il suo cursus honorum sia quello di una persona che ha sempre riconosciuto nell’altro un soggetto di
diritto. Il Presidente Violante è riuscito ad essere uomo delle istituzioni ed anche uomo di parte, quando gli eventi hanno reso necessaria una scelta di parte.

 

Il Dirigente Urso ha ricordato come, al momento del suo insediamento quale Presidente della Camera dei Deputati, avesse sottolineato che gli abitanti della Repubblica di Salò dovevano essere considerati a tutti gli effetti cittadini italiani manifestando in quella circostanza non la propria idea, ma quella dell’uomo delle istituzioni.
L’intervento del Prof. Antonio Serra, che ha dialogato con l’ Autore, si è concentrato sulle parole del titolo del libro “Giustizia” e “Mito” evidenziando che le vicende mitiche ripercorse, nell’ottica del diritto, dai due giuristi dovrebbero incuriosire qualunque studente. Secondo il Prof. Serra, le tragedie ed i personaggi del mito, analizzati dai giuristi, si muovono all’interno di uno spazio dove si confrontano un’ idea nuova ed un’ idea tradizionale di giustizia.
Per quanto concerne il concetto di giustizia, il Prof. Serra ha ricordato che, in un passo de La Repubblica di Platone, il filosofo tratti la giustizia come una cosa sebbene la giustizia non sia una cosa e, quindi, si pone il problema di come definirla in termini descrittivi. Ebbene, la giustizia è una opzione etica fondamentale ed ha un fine sociale. Da questa definizione, deriva il problema del confine tra diritto e dovere ovvero di quando una azione sia giusta e di quando sia buona.

Con riferimento al termine mito, il Prof. Serra ha evidenziato come sia carico di connotazioni fuorvianti e, nell’ambito del libro, rappresenti un serbatoio di modelli, di circostanze, di tematiche e di personaggi destinato a costruire un discorso sul diritto che parte dal mito delle tragedie greche ed arriva alla nostra contemporaneità.
Infatti, riprendendo alcune affermazioni del Presidente Violante, ha chiarito che il conflitto tra cittadini e norme dello stato è una costante delle società democratiche, sebbene questo conflitto abbia origini lontane nel mito.
L’intervento del Presidente Violante ha, prima di tutto, chiarito che i miti sono di tipo “fondativo” e danno origine a categorie politiche o di pensiero precisando che un mito di categoria politica è Enea che, dopo tante peripezie, dà origine a Roma. Enea è un uomo pio, che, fuggendo da Troia, porta con sé il padre, il figlio e le immagini degli dei.
Dopo questa introduzione, ha riassunto la storia di Edipo ed Antigone evidenziando le conseguenze del loro comportamenti. Laio, re di Tebe, avendo appreso da un oracolo che sarà ucciso dal figlio che avrà dalla moglie Giocastra,
decide di affidare il figlio ad un servo affinché lo uccida. Creduto morto, Edipo, ignorando la sua vera identità, uccide il padre, sposa la madre, diventa re di Tebe ed ha, dalla madre, quattro figli. Quando scopre la verità, si acceca e si allontana da Tebe. Dopo essere diventato re di Tebe, si abbatte sulla città una pestilenza ed Edipo emana un editto con il
solo fine di colpire chi ha portato, a Tebe, l’epidemia che rappresenta una punizione degli Dei. Edipo, quando scopre di essere l’assassino del padre Laio, assume delle decisioni poco prudenti e decide di farsi giustizia da sé cavandosi gli occhi ed esiliandosi da Tebe.

 

 

Nella tragedia di Edipo, la riflessione riguarda il rapporto tra la società e la giustizia. Edipo è legislatore e, contemporaneamente, giudice anche di sé stesso. La sua è una giustizia rigorosa, intransigente ed espressione di forza e potere. La legge applicata in uno Stato deve essere espressione del giusto equilibrio tra giustizia e forza in modo da garantire la sopravvivenza di una società democratica. Edipo mette in luce non solo gli errori di chi governa ma anche gli errori del sistema giudiziario.
A seguito dell’esilio del padre, i due figli di Edipo, Eteocle e Polinice, avrebbero dovuto istituire una diarchia, in cui avrebbero governato entrambi ad anni alterni. Eteocle abusa del suo potere e bandisce Polinice da Tebe. Polinice muove guerra al fratello ed entrambi muoiono. Creonte, zio dei defunti, divenuto re, ordina che solo Eteocle venga seppellito e indica Polinice come traditore della patria. Decide, inoltre, di punire con la morte chiunque non rispetti la legge e decida di seppellire il corpo di Polinice.
Antigone, contraria alla disparità di trattamento dei corpi dei due fratelli, si assume la responsabilità di seppellire Polinice andando contro la legge dello Stato che prevede di non seppellire i morti. Il contrasto di Antigone assume i connotati di natura politica quando Creonte spiega l’incompatibilità della pretesa di Antigone con il rispetto delle leggi dello Stato e con l’ordinario svolgimento della vita della polis.
Il dissenso di Antigone si fonda su un imperativo etico: la legge morale contro la legge dello Stato. Nel corso del tempo Antigone diventa la personificazione della ribellione dell’individuo contro le leggi dello Stato qualora esse siano contrarie a valori morali.
Edipo rappresenta la tensione tra colpa, errore e responsabilità, Antigone evidenzia il conflitto tra legge morale e legge positiva e Creonte incarna il contrasto tra la legge e la sua opposizione. Si tratta di dilemmi del diritto che, già presenti nella mitologia, fanno parte della nostra società contemporanea.
“Giustizia e Mito “ è un’opera che, attraverso l’analisi delle tragedie di Sofocle, “Edipo re” ed “Antigone”, indaga i problemi dell’attuale amministrazione della giustizia che emergono, sistematicamente, nella nostra società.
Sebbene la giustizia si sia emancipata dal suo primitivo nucleo vendicativo e sia, oggi, amministrata con garanzie cristallizzate nelle costituzioni democratiche, i cittadini lamentano errori ed evidenziano problemi.
Bisogna trarre insegnamento dal mito affinché nel rispetto delle leggi, la giustizia sia amministrata con equilibrio e ragionevolezza nella consapevolezza che debba essere una meta sempre raggiungibile per tutti i cittadini.

Fausto Lattanzi
Liceo Archita Taranto
Classe VASP

 

Ecco cosa ha “detto di noi”… Antenna Sud

 

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Incontro con l’autore Greppi – 14 marzo 2022 https://www.liceoarchita.edu.it/2022/03/incontro-con-lautore-greppi-14-marzo-2022/ Fri, 11 Mar 2022 21:44:08 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=17044 Leggi tutto]]> Il Liceo “Archita” ha il piacere di accogliere lunedì 14 marzo p.v., dalle ore 11:10 alle ore 12:10, nella Classroom virtuale di Google Workspace di Istituto, lo scrittore e storico Carlo Greppi, il quale presenterà il suo ultimo libro IL BUON TEDESCO .
L’Autore converserà con il Dirigente Scolastico Prof. Francesco Urso e con le professoresse Vittoria Bosco e Maria Pia Dell’Aglio.
Sono invitate a partecipare all’evento tutte le classi quinte del Liceo, in collegamento dal PC delle aule, con la supervisione del docente in orario.

Sinossi
Il capitano Jacobs è un buon soldato, rispettoso delle gerarchie, onesto. Improvvisamente nel 1944, assieme al suo attendente, decide di passare, armi in pugno, dalla parte dei partigiani. Sceglie di combattere contro i propri camerati. Perché lo fa? Inseguendo la parabola di quest’uomo viene alla luce una grande storia dimenticata: furono centinaia i tedeschi e gli austriaci a percorrere lo stesso cammino. Un piccolo esercito senza patria e bandiera, una pagina unica nella storia d’Italia.
Sui monti di Sarzana, proprio lungo la Linea Gotica, dove nel 1944 i combattimenti infuriavano con maggiore ferocia, il capitano della marina tedesca Rudolf Jacobs, ottimo soldato, abbandonò le proprie fila. Non lo fece per fuggire da una guerra ormai persa, ma per unirsi ai partigiani garibaldini, fino a morire eroicamente durante l’assalto a una caserma delle Brigate nere fasciste. Apparentemente la sua sembra la storia di un’eccezione, commovente e coraggiosa, ma pur sempre un’eccezione rispetto alla nostra idea dei tedeschi zelanti combattenti della Germania nazista, fedeli fino al suo crollo. Eppure questa eccezione non fu così solitaria e isolata: parliamo di centinaia di uomini, almeno mille secondo le stime degli storici. O erano di più? Tedeschi e austriaci, ‘banditi’, ‘disertori’, ‘senza patria’, che hanno saputo dire di no agli ordini ingiusti, che hanno rigettato la legge dell’onore e del sangue per scegliere quella della libertà e della coscienza. Partendo da tracce labili, quasi svanite ( un nome su una lapide, poche righe nei documenti ufficiali, qualche ricordo dei partigiani sopravvissuti), questo libro è un’indagine appassionata e coinvolgente che ci trascina alla riscoperta di una pagina di storia che nessuno in Italia ha.

Autore

 

Carlo Greppi è uno storico e scrittore italiano.
Oltre all’attività di storico e scrittore, è membro del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, ha fondato l’Associazione Deina, collabora con Rai Storia e con Radio 3 e cura la serie Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti della casa editrice Laterza. Scrive su Doppiozero, sul supplemento Robinson de La Repubblica e su varie altre testate nazionali. Anima il blog Raccontiamo la storia, raccontiamola tutta.

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“Incontro con l’autore…” Pietro Zauli https://www.liceoarchita.edu.it/2021/05/15711/ Sat, 22 May 2021 13:17:28 +0000 https://www.liceoarchita.edu.it/?p=15711 Leggi tutto]]> Il Liceo “Archita” ha il piacere di accogliere nella Classroom virtuale di Meet ( su dominio archita.edu.it di cui si rendererà noto il link ai partecipanti) lo scrittore e psicoterapeuta di Faenza, Dott. Pietro Zauli, il quale presenterà il suo libro L’ULTIMA TARANTATA mercoledì 26 maggio p.v. alle ore 18,00.
L’Autore converserà con il Dirigente Scolastico, Dott. Prof. Francesco Urso e con il Prof. Antonio Basile, docente di Antropologia Culturale all’Accademia delle Belle Arti di Lecce.
Interverranno le alunne Veronica Festa (3^ASP) e Alessia Forleo (3^AES) con letture di pagine tratte dal libro.
Aderiscono al Meet le classi e i docenti : 3^AC (20 a.) con la Prof.ssa Terzi, 3^BC (20 a.) con la Prof.ssa Carducci, 3^CC con la Prof.ssa Colucci (22 a), 3^BSU (27 a.) con le Prof.sse Faranda e Quercia, 3^AES con la Prof.ssa Bosco, 3^AM con la Prof.ssa Carpentieri, 4^CC (3a.) con la Prof.ssa Stola; la Prof.ssa Colacicco; 4ASP (20 a) e 3^ASP (7 a.) con la Prof.ssa Dell’Aglio, curatrice dell’incontro.

 

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“Incontro con l’autore… ” Antonio Caso – 17 febbraio 2020 https://www.liceoarchita.edu.it/2020/02/incontro-con-lautore-antonio-caso-17-febbraio-2020/ Fri, 14 Feb 2020 11:44:20 +0000 http://www.liceoarchita.edu.it/?p=13064 ]]>